Cactus e Dintorni

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Lithops

di Mario Cecarini

1 Damaraland
2 Gran Nama Land:
a-Luderitz; b-Gran Nama Land settentr.; c-Gran Nama Land merid.
3 Gran Nama Land sud. orientale:
a-Monti Karas; b-Warmbad
4 Provincia del Capo nord-occiden.:
a-Piccolo Nama Land - Piccolo
Bushman Land; b-Grande Bushman Land;c-Gordonia
5 Provincia del Capo centrale:
a-parte occid.; b-parte centrale
6 Provincia del Capo settentr.:
a-Distretto di Kenhardt; b- distretto di Prieska
7 Transvaal e zone confinanti:
a-Provincia del Capo nord-occid., Grequaland occid.

I Lithops sono, fra i Mesembriantemi, di certo le piante più amate e coltivate. Prive di gambo e molto succulente, a maturità presentano una fenditura fra le due foglie dalla quale fuoriesce il fiore. La sommità di queste foglie (lobi) è generalmente piatta, ma con superficie liscia, a tubercoli, rugosa, presenza di macchie trasparenti od opache di vario colore, dimensione e disegno chiamate "finestre", e dalle quali la luce penetra all'interno della pianta al fine di attivare il processo fotosintetico.

Durante il periodo di riposo molte specie si ritirano a livello del terreno mimetizzandosi con esso,  rappresentando così un tipico esempio di adattamento all'ambiente. I fiori sono ermafroditi di colore bianco o giallo. In natura fioriscono da settembre a novembre, subito dopo la stagione delle piogge in coincidenza con la fine del periodo di crescita.

I numerosi semi sono contenuti in capsule legnose a 5 o 7 logge, e continuano a maturare fino a marzo dell'anno successivo, allorché sono pronti a germinare. Alla base della coppia di foglie si trova l'apice vegetativo che l'anno successivo darà luogo ad una nuova coppia.

L'areale dei Lithops riguarda le regioni calde dell'Africa meridionale e sud-occidentale (Namibia) con temperature minime quasi sempre superiori allo zero. Le zone più rappresentative sono quelle del Gran Nama Land, fra cui i monti Karas e la regione del Warmbad, la Provincia del Capo col Gran Karoo e il Bushmanland. In questi territori l'umidità atmosferica e del terreno è bassa, elevata ed intensa è l'insolazione, scarse le piogge (al di sotto di 200 mm. l'anno), ma con abbondanti rugiade. Le temperature medie in gennaio (piena estate) sono di circa 25°C, mentre in luglio (pieno inverno) oscillano, a seconda delle regioni, fra i 10 ed i 15°C. L'umidità relativa massima oscilla, nelle varie zone, fra 50 e 80%, quella minima fra 25 e 65%. Il suolo è prevalentemente quarzifero, granitico a pH acido, in qualche caso calcico (Vedi Desmond Cole "Lithops sassi fkioriti" pag. 58 Cactus & Co libri).

Coltivazione. Per coltivare con successo i Lithops occorre rispettare il periodo di riposo che va da dicembre ad aprile, quello vegetativo da maggio ad agosto, quello di crescita e fioritura da settembre a novembre. L'utilizzo di una serra è molto utile a patto di dotarla di una buona ventilazione, collocando le piante vicino al tetto in modo che possano godere di buona illuminazione e calore. D'inverno una temperatura minima di 6°C è ottimale.
Si possono pure coltivare su di un davanzale con ampia vetrata o veranda, esposte a sud, con i vasi immersi nella ghiaia contenuta in cassette di polistirolo espanso. Anche se le piante preferiscono il pieno sole, sono assai sensibili alle scottature solari ad inizio stagione, per tale ragione vanno esposte con molta gradualità, così da non correre il rischio di trovarsi le foglie disseccate, svuotate del loro contenuto

Semina. Il periodo migliore va da marzo ad aprile, utilizzando un substrato prevalentemente minerale. Fearn propone 2 parti di sabbione, 1 parte di torba, 1 parte di terra da giardino, oppure terra da giardino e sabbia disinfettati e in parti uguali. La temperatura può oscillare fra 14 e 25°C (ideale 15°C) con buona umidità sia nella miscela che nell'aria. A germinazione avvenuta (di norma dopo 7-10 giorni, ma in alcuni casi ne sono richiesti anche 30) occorre dare aria per ridurre l'umidità atmosferica evitando forti variazioni di temperatura e illuminazione. La vitalità dei semi può protrarsi per circa 8 anni, con l'optimun intorno ai 3-4 anni. Semi troppo freschi sono causa di bassa germinabilità, con l'eccezione della specie optica la cui semina deve avvenire entro l'anno successivo alla fioritura. Si consiglia di non ripicchettare prima di un anno, meglio più tardi, specialmente se la semina è stata eseguita su vasi da 10 x 10 x 10 cm., e di abituare presto i semenzali al sole diretto. La fioritura avviene dopo circa tre anni. I Lithops sono autosterili per cui è d'obbligo ricorrere all'impollinazione incrociata, tenendo presente la tendenza che hanno ad autoibridarsi. Le capsule vanno raccolte dopo circa 6 mesi dalla loro formazione.

Talee. Con un "cutter" si separano i due lobi liberandoli dai residui secchi delle vecchie foglie. Occorre fare in modo che ad ogni corpo resti attaccato un breve peduncolo, ponendo il corpo stesso a radicare in sabbia asciutta, con eventuale aggiunta di polvere di carbone. Si inumidisce lievemente dopo una ventina di giorni allorché comincerà la formazione delle radici.

Il substrato dove queste piante vivono è privo di humus e quindi anche di funghi contro i quali non hanno protezioni naturali. Di conseguenza non bisogna usare terricci comuni, in genere troppo fertili, ma delle miscele preparate in proprio. Ecco alcune formule: 2 parti di sabbia quarzifera, 1 parte di terra da giardino oppure 3 parti di sabbia, 2 parti di terra di campo, 1 parte di terriccio di foglie (Lodi). Sulla superficie del vaso andrebbe sistemata della ghiaia per scongiurare marciumi al colletto delle piante.

Annaffiature. Si bagna poco, ma quando lo si fa occorre far uscire l'acqua dal foro di scolo. L'irrigazione inizia ad aprile quando si intravede la nuova coppia di foglie. Conclusa la fioritura (verso ottobre), si sospendono le annaffiature ed inizia il riposo vegetativo. Le piante che svernano in serra temono soprattutto l'umidità, quelle in casa l'eccesso di calore. Utili le nebulizzazioni serali da eseguirsi durante l'estate. Usare acqua non calcarea come ad esempio quella piovana, purché non inquinata.

Chiavi identificative.
Una chiave serve ad identificare tassonomicamente una pianta. La tipologia di una chiave può essere di tipo dicotomico, numerico, o per esclusione. A quest'ultimo gruppo appartengono quelle di De Boer & Boom, di Fearn, e di Boom. La prima è considerata la migliore, la seconda è semplice da applicare anche se non permette la determinazione delle varietà, la terza crea difficoltà applicative. Chi desidera utilizzare la chiave di Fearn può scaricare l'allegato programma per MS-windows.

Raccomando vivamente agli appassionati la lettura del libro "Lithops sassi fioriti" di Desmond T. Cole; l'opera costituisce quanto di più completo e autorevole sia mai stato scritto su questo popolarissimo genere di succulente.

 

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