Discussione: Il mio cactus si sta completamente annerendo... (Letto 9874 volte)

patty · « **inserita::** Febbraio 05, 2010, 11:37:03 »

Il mio cactus (dovrebbe essere un pachycereus) si sta annerendo in modo apparentemente uniforme. E' una pianta il cui fusto misura circa 60 cm che ho dentro casa a temperatura costante di 19 gradi e purtroppo non riceve tantissima luce. Annaffio con un bicchiere di acqua ogni mese nel periodo invernale.
Ho riposto sopra la terra del vaso dell'argilla espansa per motivi estetici..può essere la causa del problema?
Cosa mi consigliate di fare? Devo assolutamente salvare la pianta!!!

admin · « **Risposta #1 inserita::** Febbraio 05, 2010, 04:24:03 »

I cactus non devono essere tenuti in casa, altrimenti prima o poi si ammalano.
I 19° sono troppi, così facendo la pianta non può andare in riposo, è come se a te non ti facessero dormire. Inoltre a causa della poca luce tenderà ad ingiallire ed a "filare". L'argilla espansa non ha alcuna colpa. Circa il salvataggio, non dici come sono queste macchie: se sono dure prova a spruzzare un antifungino tipo ossicloruro di rame e poi a primavera alla prima annaffiatura aggiungi Aliette, nel frattempo porta la pianta in un locale a 5-6° C. Se invece le macchie sono molli temo ormai non ci sia più nulla da fare. Qualche immagini sarebbe stata di aiuto.Le malattie crittogamiche sono assai difficili, se non impossibili, da curare: la migliore cura è la prevenzione!!!
Consiglio la lettura attenta della sezione Coltivazione del sito.

patty · « **Risposta #2 inserita::** Febbraio 05, 2010, 06:00:36 »

Grazie per le info. Seguirò tutti i suggerimenti sperando che la situazione migliori. Le macchie scure al momento non sono molli ma hanno la stessa consistenza del resto del tronco..forse sono ancora in tempo...speriamo. In questo caso nessun trattamento oltre a portarla a temperatura ideale?

admin · « **Risposta #3 inserita::** Febbraio 05, 2010, 07:08:27 »

Ad ogni buon conto darei comunque una spolveratina con dello zolfo. Se lo credi opportuno proverei anche a scavare con un temperino una piccola parte della zona nera per vedere quanto è profonda la parte scura, nella speranza che non abbia raggiunto i fasci vascolari interni, avendo l'accortezza di passare sulla ferita lo zolfo a fine lavoro. Se invece la consistenza è legnosa, in tal caso non farei alcuna incisione.