Sottofamiglie: CRASSULOIDEAE, SEDOIDEAE, COTYLEDONOIDEAE, KALANCHOIDEAE, ECHEVERIOIDEAE, SEMPERVIVOIDEAE. Secondo alcuni botanici le sottofamiglie sarebbero solo due:le Crassuloideae e le Sedoideae, quest'ultima a sua volta comprenderebbe due tribù, le Kalanchoeae e le Sedeae a loro volta suddivise in sottotribù.
Habitat: Africa Meridionale, Madagascar, Mediterraneo, Canarie, Europa, Messico. Queste piante assai diffuse in habitat e popolari in coltivazione, vivono in ambienti molto diversi, dal deserto alla palude, dal caldo torrido al freddo glaciale, con preferenza per le zone calde e secche. Hanno saputo adattarsi a condizioni climatiche difformi ed a volte difficili, escogitando metodi di sopravvivenza sofisticati ed originali (ciclo CAM).
Descrizione: trattasi di piante dicotiledoni munite di lanugine, peli e a volte di una pruina cerosa biancastra. Presentano una grande varietà di forme, colori e fogge fogliari. Hanno un determinato numero base di sepali e petali, stami e carpelli; il frutto è un follicolo. Alcune specie fioriscono d'inverno, altre in primavera o nella tarda estate. Le specie europee sono per lo più rustiche. Alcune specie sono annuali o biennali.
Terreno: formula base, con contenitore capiente, per le specie frondose e rampicanti.
Esposizione: normalmente al sole, comunque in posizione luminosa. Aria fresca in vegetazione.
Temperatura: minima di 7-10°C per le specie tropicali e subtropicali, con particolare riferimento per quelle del Madagascar.
Acqua: normale, ma se la temperatura supera gli 8°C allora occorre fornire saltuariamente un po' d'acqua quel tanto che serve a non far avvizzire le foglie.
Coltivazione: facile. I semi si raccolgono avvolgendo le infiorescenze in un sacchetto di carta o una reticella, presentano tuttavia difficoltà di germinazione. Il malathion arreca danni alle crassulacee perché scioglie il velo di cera delle foglie; usare prodotti sistemici per via radicale (p.e. Orthene). Moltiplicazione per talea di ramo o di foglia (anche a pezzi). A volte le foglie assumono una colorazione rossa o bruno-violacea, non c'è di che preoccuparsi: si tratta di una forma di difesa che le piante adottano per proteggersi contro l'insolazione. Le specie con la base del fusto legnoso sono a vegetazione estiva per cui d'inverno vanno tenute a secco a circa 8°C. Le specie dal fusto succulento sono per la maggior parte a vegetazione invernale ed a riposo estivo, per cui vanno tenute in buona luce ed a temperature più elevate quando sono in attività ed a secco d'estate. Le specie erbacee richiedono, durante tutto l'anno, scarse annaffiature e buona illuminazione (non al sole diretto).
Principali generi: Adromiscus (riposo invernale, Namibia e Sudafrica), Aeonium, Briophyllum (facile moltiplicazione tramite i propaguli emessi lungo i margini fogliari), Cotyledon, Crassula, Dudleya, Echeveria, Graptopetalum, Greenovia, Jovibarba, Kalanchoe (minima di 10°, Monanthes, Orostachys, Pachyphytum, Sedum (possibile la coltivazione all'aperto), Sempervivum, Tacitus, Tylecodon (vegeta d'inverno, dare acqua all'apparire delle prime foglie, cessare con la loro caduta), Umbilicus.