Habitat: Monti della Bolivia fra i 2000 e i 4000 metri.
Descrizione: piante piccole, di alta montagna, dall'aspetto globoso, con tendenza ad accestire, radice spesso napiforme, le areole sono ellittiche, spesso pettinate, radiali allungate in senso verticale, autosterili; fioritura dalle areole basali, estiva, diurna, fin dalla giovane età. Il frutto è costituito da una bacca di circa 5-6 mm. Di recente il genere è stato compreso in Rebutia.
Terreno: formula base, con pH acido.
Esposizione: al sole, in special modo d'inverno. Soffrono il calore estivo, perciò è consigliabile porle sotto una rete ombreggiante e all'aria. Predilige le radiazioni ultraviolette
Temperatura: costante di 18-20° di giorno, mentre di notte e d'inverno può avvicinarsi a zero gradi. E' in ogni caso consigliabile tenerle a 5-6°C.
Acqua: s'inizia ad annaffiare ai primi d'aprile, fino al termine dell'estate senza mai eccedere, per cessare ai primi d'ottobre. Usare acqua piovana.
Coltivazione: facile, rinvaso biennale su recipienti più alti che larghi, moltiplicazione da seme e per talea estiva. Concimare tre volte durante la stagione di crescita con aggiunta di microelementi. La pianta è soggetta al ragnetto rosso, alla cocciniglia, agli sciaridi, da combattere con insetticidi sistemici; teme inoltre i ristagni di umidità.
Principali specie di Sulcorebutia: Sulcorebutia albissima; S. arenacea; S. candiae; Sulcorebutia rauschii, nana, poco humus, minima 3°C; S. langerii; Sulcorebutia cardenasiana, crescita lenta, minima di 5°C.;S. alba, minima di 3°C.; S. mentosa; S. flavissima, nana, globosa, minima 3°C.;Sulcorebutia crispata; S. steinbachii; Sulcorebutia pampagrandensis; S. swobodae; S. menesesii; Sulcorebutia tiraquensis; S. torotorensis.