LA NUOVA FRONTIERA
Le fotocamere digitali consentono grande versatilità e rapidità operativa con produzione di immagini che possono essere facilmente eleborate, inserite in pagine grafiche, trasmesse a distanza, catalogate su di un computer, stampate su carta fotografica e pellicola in breve tempo. La differenza sostanziale fra la tecnologia tradizionale e quella digitale sta nell'uso che quest'ultima fa di una scheda di memoria e di un sensore CCD o CMOS in luogo della pellicola.
L'immagine digitale è costituita da una griglia di quadratini detti pixel a ciascuno dei quali viene assegnato un determinato numero di colori. Più sono i pixel, maggiore è la risoluzione dell'immagine prodotta in conseguenza delle caratteristiche del sensore che, tuttavia, non è il solo elemento necessario per produrre una foto ben definita. Spesso le case produttrici usano questo dato come specchietto per le allodole, infatti assai importante è la qualità dell'ottica, la presenza di lenti asferiche, la riduzione dei disturbi con i tempi lenti, il livello di rumore generato (low-noise) nei passaggi di colore, nonché l'escursione della focale, le aperture del diaframma, i tempi di esposizione.
Vantaggi
a - Poter rivedere l'immagine subito dopo la ripresa per sincerarsi della riuscita attraverso un piccolo monitor a colori a cristalli liquidi avente una diagonale di circa 5 cm, con la possibilità, in alcuni modelli, di ingrandire i particolari per un controllo accurato del fuoco.
b- Notevoli sono i vantaggi in esecuzione macro, ove è permesso avvicinarsi fino a 1-2 cm. (10 nei modelli più economici) al soggetto inquadrato. Molte fotocamere sono dotate di zoom ottico in grado di variare il rapporto d'ingrandimento anche in modalità macro. Con gli apparecchi reflex il controllo dell'inquadratura è molto facilitato.
c - Costi di gestione. Una memoria digitale da 1-2 MB oggi costa abbastanza poco e può contenere diverse centinaia d'immagini variabili a seconda della risoluzione impostata. Le immagini riuscite si possono poi passare su hard disk, mentre quelle da scartare possono essere cancellate in qualsiasi momento anche subito dopo la ripresa. In questo modo si libera la scheda di memoria che può essere riutilizzata all'infinito. Dopo alcuni mesi il costo per immagine scende a zero. Non è neppure strettamente necessario acquistare una scheda poiché gli apparecchi ne hanno spesso una a corredo al momento dell'acquisto. La stampa può essere eseguita anche in casa con una stampante a getto d'inchiostro, preferibilmente in esacromia, ed una appropriata carta fotografica.
d - Gli apparecchi digitali sono autofocus ed hanno tutti un flash TTL di piccola potenza incorporato in grado di illuminare fino a 2-3 mt (NG 10), ma ciò non costituisce una limitazione in caso di ripresa ravvicinata. Lo è invece il fatto che la parabola sia collocata fuori asse rispetto all'obiettivo per cui nelle riprese rmacro il lampo non copre tutto il campo inquadrato. A ciò ed alla scarsa potenza si può ovviare con una presa flash supplementare o col contatto caldo (hot shoe) oppure, nel caso la fotocamera ne risultasse sprovvista, con l'ausilio di un flash esterno fornito di cellula slave in grado di scattare anche senza collegamento diretto all'apparecchio digitale.
Le normali possibilità di ripresa sono: a lampo automatico; a lampo disabilitato; fill in per schiarire le ombre; anti occhi rossi; e in alcuni casi slow sync cioè uso del flash con scarsa illuminazione ed elevati tempi di posa per un uso promiscuo di entrambe le fonti di luce (naturale e artificiale).
e - Qualora in presenza di luce scarsa non si volesse utilizzare il flash, si può aumentare la sensibilità del sensore di ripresa che tuttavia produce un aumento della grana elettronica con particolare riguardo alle ombre. Molte fotocamere non permettono questa regolazione provvedendovi in automatico.
f - Possibilità di procedere al bilanciamento del bianco qualunque sia la fonte di illuminazione: solare, a incandescenza, al neon. In alcuni apparecchi il bilanciamento avviene solo in automatico.
g - Il controluce ha sempre rappresentato un genere difficile, ma con gli apparecchi digitali che lo permettono si può utilizzare la visione diretta col monitor per modificare i parametri di ripresa (tempo, diaframma, compenso esposizione) prima dello scatto e fino a quando l'immagine non appaia perfettamente leggibile.
Svantaggi
a - Il monitor LCD è scarsamente visibile in piena luce, per cui per rivedere le immagini e per la loro correzione occorre recarsi in un luogo all'ombra. Tuttavia in commercio esistono appositi paraluce.
b - Elevato consumo di energia soprattutto a causa del monitor, per cui si consiglia di limitarne al minimo l'uso e di portarsi dietro una batteria di ricambio.
P.S. Da qualche anno i più importanti costruttori hanno immesso sul mercato delle ottime reflex digitali a prezzi concorrenziali con gli apparecchi analogici di pari classe ed in grado di accettare anche le ottiche della medesima marca eventualmente possedute; venendo così a cadere gran parte degli svantaggi sopra menzionati, compreso l'errore di parallasse.
Caratteristiche tipiche
L'obiettivo deve coprire le dimensioni del sensore di ripresa che è più piccolo di un fotogramma 24 x 36, anche se sono comparsi sul mercato sensori CMOS per reflex professionali delle stesse dimensioni del formato 35 mm. Gli obiettivi grandangolari negli apparecchi digitali hanno solitamente una focale che corrisponde ad un 35 mm. tradizionale e solo raramente scendono al di sotto. L'escursione dello zoom ottico va, a seconda della classe della macchina, da 2 a 10x. Da evitare l'uso dello zoom digitale originato da interpolazione software che conduce ad un decadimento dell'immagine. Alcune fotocamere permettono anche l'utilizzo degli obiettivi in uso nelle macchine analogiche famose, come Nikon e Canon.
Il menù a finestra permette il controllo della fotocamera e la sua configurazione. Le memorie sostituiscono i rullini fotografici. Ne esistono di diversi standard.
Le batterie che normalmente si usano sono quelle ricaricabili al NI-MH da 2100 mA, oppure gli accumulatori agli ioni di Litio (migliori).
Modalità d'uso. Le fotocamere di classe media dispongono delle classiche modalità di ripresa tipiche degli apparecchi a pellicola: ripresa programmata, a priorità di diaframmi, a priorità di tempi, manuale. Spesso sono disponibili programmi speciali, visualizzazione sul monitor LCD integrato, esterno, e sul televisore, possibilità di aggiungere messaggi vocali ad ogni immagine.
Prese di collegamento. Il modo più comune per trasferire le immagini dalla fotocamera al computer è quello che fa uso di un cavo con collegamento ad una porta parallela, seriale o USB (la più veloce ed attuale), ma è sempre più frequente la trasmissione via infrarossi. E' pure prevista una presa per l'alimentazione esterna e nei modelli più completi un'uscita video.
Le fotocamere digitali si possono suddividere in quattro classi:
Classe A - entry level adatta a chi vuole sempre con sé una fotocamera leggera, con una buona risoluzione neppure paragonabile a quanto può consentire un telefonino. L'equipaggiamento comprende uno zoom moderato, un piccolo flash, mirino galileiano, diversi programmi eseguibili soltanto in automatico senza intervento manuale, anche se alcuni modelli presentano una discreta flessibilità e caratteristiche di tutto rispetto. Il prezzo oscilla intorno ai 100/150 €.
Classe B - qualità media, corredo, flessibilità, e possibilità di intervento manuale. Alcuni modelli nulla hanno da invidiare alla classe C. A questa categoria appartengono sia compatte evolute che reflex entry level. Il prezzo oscilla fra 400 e 500 € obiettivo compreso.
Classe C - reflex amatoriale (semiprofessionale), ad obiettivi intercambiabili perfettamente accessoriata con notevoli possibilità di interventi manuali, elevate prestazioni, ottima definizione e flessibilità. Prezzo compreso fra 700 e 1000 € obiettivo compreso.
Classe D - Fotocamere professionali dalle elevate prestazioni, massima definizione, flessibilità, possibilità di interventi manuali, affidabilità, robustezza, ergonomicità. Reflex, ad obiettivo intercambiale ottimamente accessoriata, al top della categoria. Prezzi compresi fra 1700 e 2500 € ed oltre (solo corpo).
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LA NUOVA FRONTIERA
Le fotocamere digitali consentono grande versatilità e rapidità operativa con produzione di immagini che possono essere eleborate, inserite in pagine grafiche, trasmesse via cavo, catalogate su di un computer, stampate su carta fotografica e pellicola in breve tempo. La differenza sostanziale fra la tecnologia tradizionale e quella digitale sta nell'uso che quest'ultima fa di una scheda di memoria e di un sensore CCD o CMOS in luogo della pellicola.
L'immagine digitale è costituita da una griglia di quadratini detti pixel a ciascuno dei quali viene assegnato un determinato numero di colori. Più sono i pixel, maggiore è la risoluzione dell'immagine prodotta in conseguenza delle caratteristiche del sensore che, tuttavia, non è il solo elemento necessario per produrre una foto ben definita. Spesso le case produttrici usano questo dato come specchietto per le allodole, infatti assai importante è la qualità dell'ottica, la presenza di lenti asferiche, la riduzione dei disturbi con i tempi lenti, il livello di rumore generato (low-noise) nei passaggi di colore, nonché l'escursione della focale, le aperture del diaframma, i tempi di esposizione.
Vantaggi
a - Poter rivedere l'immagine subito dopo la ripresa per sincerarsi della riuscita attraverso un piccolo monitor a colori a cristalli liquidi avente una diagonale di circa 5 cm, con la possibilità, in alcuni modelli, di ingrandire i particolari per un controllo accurato del fuoco.
b- Notevoli sono i vantaggi in esecuzione macro, ove è permesso avvicinarsi fino a 1-2 cm. (10 nei modelli più economici) al soggetto inquadrato. Molte fotocamere sono dotate di zoom ottico in grado di variare il rapporto d'ingrandimento anche in modalità macro. Con gli apparecchi reflex il controllo dell'inquadratura è molto facilitato.
c - Costi di gestione. Una diapositiva viene a costare circa 0,30 €, una memoria digitale da 1 MB circa 50 €, ma può contenere diverse centinaia d'immagini variabili a seconda della risoluzione impostata. Le immagini riuscite si possono poi passare su hard disk, mentre quelle da scartare possono essere cancellate in qualsiasi momento anche subito dopo la ripresa. In questo modo si libera la scheda di memoria che può essere riutilizzata all'infinito. Dopo alcuni mesi il costo per immagine scende a qualche centesimo di euro. Non è neppure strettamente necessario acquistare una scheda poiché gli apparecchi ne hanno una a corredo al momento dell'acquisto, anche se spesso ha una capienza limitata rispetto alle reali necessità. Il discorso sui costi si fa diverso quando si desidera procedere alla stampa che può essere eseguita anche in casa con una stampante a getto d'inchiostro, preferibilmente in esacromia, ed una appropriata carta fotografica.
d - Gli apparecchi digitali sono autofocus ed hanno tutti un flash TTL di piccola potenza incorporato in grado di illuminare fino a 2-3 mt (NG 10), ma ciò non costituisce una limitazione in caso di ripresa ravvicinata. Lo è invece il fatto che la parabola sia collocata fuori asse rispetto all'obiettivo per cui nelle riprese rmacro il lampo non copre tutto il campo inquadrato. A ciò ed alla scarsa potenza si può ovviare con una presa flash supplementare o col contatto caldo (hot shoe) oppure, nel caso la fotocamera ne risultasse sprovvista, con l'ausilio di un flash esterno fornito di cellula slave in grado di scattare anche senza collegamento diretto all'apparecchio digitale.
Le normali possibilità di ripresa sono: a lampo automatico; a lampo disabilitato; fill in per schiarire le ombre; anti occhi rossi; e in alcuni casi slow sync cioè uso del flash con scarsa illuminazione ed elevati tempi di posa per un uso promiscuo di entrambe le fonti di luce (naturale e artificiale).
e - Qualora in presenza di luce scarsa non si volesse utilizzare il flash, si può aumentare la sensibilità del sensore di ripresa che tuttavia produce un aumento della grana elettronica con particolare riguardo alle ombre. Molte fotocamere non permettono questa regolazione provvedendovi in automatico.
f - Possibilità di procedere al bilanciamento del bianco qualunque sia la fonte di illuminazione: solare, a incandescenza, al neon. In alcuni apparecchi il bilanciamento avviene solo in automatico.
g - Il controluce ha sempre rappresentato un genere difficile, ma con gli apparecchi digitali che lo permettono si può utilizzare la visione diretta col monitor per modificare i parametri di ripresa (tempo, diaframma, compenso esposizione) prima dello scatto e fino a quando l'immagine non appaia perfettamente leggibile.
Svantaggi
a - Il monitor LCD è scarsamente visibile in piena luce, per cui per rivedere le immagini e per la loro correzione occorre recarsi in un luogo all'ombra. Tuttavia in commercio esistono appositi paraluce.
b - Elevato consumo di energia soprattutto a causa del monitor, per cui si consiglia di limitarne al minimo l'uso e di portarsi dietro un set supplementare di pile ricaricabili.
c - Costo di acquisto superiore ad un apparecchio tradizionale di pari classe, ammortizzabile in parte col tempo attraverso risparmi dei costi di gestione. Il sistema diventa assai conveniente se ci si limita ad un uso sul web o alla visione delle immagini sul monitor del computer o sull'apparecchio televisivo, in tal caso si producono immagini a costi di gestione zero per cui la spesa di acquisto si ammortizza in un tempo ragionevole, anche in considerazione del fatto che per tale uso può essere sufficiente un modello economico, tenendo anche presente che ne vengono lanciati a getto continuo con caratteristiche sempre più avanzate, per cui i prezzi dei modelli precedenti scendono velocemente.
P.S. Da qualche anno i più importanti costruttori hanno immesso sul mercato delle ottime reflex digitali a prezzi concorrenziali con gli apparecchi analogici di pari classe ed in grado di accettare anche le ottiche della medesima marca eventualmente possedute; venendo così a cadere gran parte degli svantaggi sopra menzionati, compreso l'errore di parallasse.
Caratteristiche tipiche
Il pulsante di scatto. La prima cosa che si nota è un certo ritardo (variabile a seconda della classe della fotocamera da 0,1 a circa 2") nell'esecuzione dello scatto dovuto alla serie di regolazioni che la fotocamera deve eseguire, quali controllo della temperatura colore, luminosità, messa a fuoco, gestione del display.
L'obiettivo deve coprire le dimensioni del sensore di ripresa che è più piccolo di un fotogramma 24 x 36, anche se sono comparsi sul mercato sensori CMOS per reflex professionali delle stesse dimensioni del formato 35 mm. Gli obiettivi grandangolari negli apparecchi digitali hanno solitamente una focale che corrisponde ad un 35 mm. tradizionale e solo raramente scendono al di sotto. L'escursione dello zoom ottico va, a seconda della classe della macchina, da 2 a 10x. Da evitare l'uso dello zoom digitale originato da interpolazione software che conduce ad un decadimento dell'immagine. Alcune fotocamere permettono anche l'utilizzo degli obiettivi in uso nelle macchine analogiche famose, come Nikon e Canon.
Il menù a finestra permette il controllo della fotocamera e la sua configurazione. Le memorie sostituiscono i rullini fotografici. Ne esistono tre standard: CompactFlash assai capiente, SmartMedia il più sottile, e Memory Stick il più recente.
Le batterie che normalmente si usano sono quelle ricaricabili al NI-MH da 2100 mA, oppure gli accumulatori agli ioni di Litio (migliori).
Modalità d'uso. Le fotocamere di classe media dispongono delle classiche modalità di ripresa tipiche degli apparecchi a pellicola: ripresa programmata, a priorità di diaframmi, a priorità di tempi, manuale. Spesso sono disponibili programmi speciali, visualizzazione sul monitor LCD integrato, esterno, e sul televisore, possibilità di aggiungere messaggi vocali ad ogni immagine.
Prese di collegamento. Il modo più comune per trasferire le immagini dalla fotocamera al computer è quello che fa uso di un cavo con collegamento ad una porta parallela, seriale o USB (la più veloce ed attuale), ma è sempre più frequente la trasmissione via infrarossi. E' pure prevista una presa per l'alimentazione esterna e nei modelli più completi un'uscita video.
Le fotocamere digitali si possono suddividere in quattro classi:
Classe A - entry level adatta a chi si avvicina per la prima volta alla fotografia digitale, ovvero ne fa un uso limitato al web. L'equipaggiamento è ridotto all'essenziale anche se alcuni modelli presentano una discreta flessibilità e caratteristiche di tutto rispetto, mirino galileiano. Il prezzo oscilla fra i 100 ed i 200 €.
Classe B - qualità media, corredo, flessibilità, e possibilità di intervento manuale. Alcuni modelli nulla hanno da invidiare alla classe C, tranne il mirino reflex che è raramente presente. Consentono stampe del 24 x 30 cm ed a volte anche oltre. Il prezzo oscilla fra 250 e 350 €.
Classe C - amatoriale (semiprofessionale), reflex o a mirino elettronico, ad obiettivi intercambiabili e non a seconda del modello, perfettamente accessoriata con notevoli possibilità di interventi manuali, elevate prestazioni, ottima definizione e flessibilità. Prezzo compreso fra 400 e 700 €.
Classe D - Fotocamere professionali dalle elevate prestazioni, massima definizione, flessibilità, possibilità di interventi manuali, affidabilità, robustezza, ergonomicità. Reflex, ad obiettivo intercambiale ottimamente accessoriata, al top della categoria. Prezzi compresi fra 1200 e 2500 € (solo corpo).
A titolo informativo aggiungo, per coloro che fossero già in possesso di una attrezzatura fotografica tradizionale e non volessero rinunciare alla pellicola, che per la digitalizzazione delle immagini hanno due possibilità:
a - farsi riversare i negativi e le diapositive dal proprio fotografo, tramite i laboratori specializzati, su di un CD al costo di circa 0,60 € per immagine (il prezzo varia a seconda della risoluzione richiesta);
b - acquistare un apposito scanner semiprofessionale per negativi e diapositive il cui prezzo, però, è compreso fra i 1000 ed i 2000 €. Chi non ha necessità di forti ingrandimenti può limitarsi ad un normale scanner fornito di un buon kit fotografico con una spesa fra 100 e 200 €.
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