Suppongo trattarsi di antracnosi. Dal mio sito (sezione "Le malattie")
https://www.cactusedintorni.com/Le-malattie/index.html riporto quanto segue:
MACCHIE DA SEPTORIOSI e ANTRACNOSI. I funghi Septoria cacticola, Ascochyta opuntiae, Colletotrichum sono in grado di colpire Euphorbia, Opuntia, Cereus, Echinocactus, Ferocactus, Agave, ma in teoria tutti i cacti ne sono soggetti, specialmente se coltivati all'aperto e quindi soggetti alle ferite causate dalla grandine. Questi funghi si sviluppano in autunno a causa dell'umidità, delle basse temperature e della ridotta luminosità. Le gocce viscose, che possono essere trovate sopra o vicino la macchia, sono le parti del tessuto che il fungo ha lasciato, dopo che è penetrato nell'epidermide. In seguito si manifesta la comparsa di seccume sui cladodi, accompagnato da macchioline giallognole. La malattia si diffonde rapidamente, provoca il disseccamento dei fusti, e con essi la morte della pianta, per cui occorre intervenire con tempestività, al primo stadio di sviluppo, per non vedere infettata tutta la collezione.
Sintomi dell'antracnosi da Colletotrichum sono macchie circolari depresse, a contorni netti. Inizialmente si notano tre o quattro colori come il nero, il marrone chiaro, il giallo. Dopo un po' le macchie divengono grigio-brune, laddove si sono formate le spore nere.
Precauzioni: non procurare ferite alle piante; non tenerle troppo pigiate; non annaffiare a pioggia, specialmente le piante malate, così da evitare il trasferimento delle spore; predisporre una buona circolazione d'aria; distruggere le parti infette, non appena l'infezione viene scoperta; scartare il vecchio suolo ed applicare sul nuovo un fungicida sistemico (thiabendazole). Cura: con prodotti a base di anilici quali diclofluanide, ovvero ziram, zineb, dodin, benomyl (Benlate), mancozeb, maneb, captan, poltiglia bordolese.
Ciao